Questa è stata una delle prime tavole che ho disegnato per il mio libro In riva al mare edito da Topipittori . Ma l'abbiamo scartata subito. Quando abbiamo deciso che la mia esplorazione doveva essere proprio sulla mia spiaggia, raccontando soltanto ciò che vedevo ogni giorno, camminando sulla battigia. Parlo al plurale perché ho avuto la possibilità di lavorare con degli editori illuminati. La possibilità di confrontarsi con chi poi produrrà il tuo libro è una ricchezza immensa. Le belle idee nascono da più cervelli e io di questo ne sono convinta. Anche se ho tanta esperienza nel campo della divulgazione naturalistica, Ancora oggi ascolto, ascolto tanto, da chi ha più esperienza di me, oppure diversa dalla mia. Ascolto anche i miei giovani colleghi che hanno tanto da insegnarmi ogni giorno.
Il Nautilus è un MOLLUSCO CEFALOPODE, è un Nautiloidi, oggi rappresentati da solo 5 specie del genere Nautilus, che vivono negli Oceani Indiano e Pacifico.
Vivono gran parte della giornata in acque profonde (tra i 100 e i 300 m), per emergere verso la costa solo al tramonto per nutrirsi di crostacei. È munito infatti di un becco che gli permette di rompere i gusci di gamberi, aragoste e granchi.
La loro splendida conchiglia, che spesso viene rinvenuta sulle spiagge dopo le mareggiate, nasconde all’interno un meccanismo segreto.
I Nautilus infatti hanno un ingegnoso sistema per mantenersi in equilibrio nell’acqua. Le numerose camere interne della loro conchiglia, sono attraversate da un tubicino dalle pareti semipermeabili, attraverso il quale il cefalopode introduce o elimina gas dalla camera. In tal modo può variare l’assetto idrostatico: per risalire dalle profondità introduce gas; per scendere verso il fondo invece elimina il gas che viene sostituito dall’acqua, più pesante. Insomma come i braccioli che usano i bambini per rimanere a galla, esso galleggia producendo gas nelle sue camere vuote.
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